I diffusori acustici sono disponibili in un’ampia gamma di prezzi e potenze. In base alle vostre esigenze avete a disposizione una miriade di modelli, di marche piú o meno blasonate. Quello che piú importa alla maggiorparte delle persone è la qualità del suono, ma anche il tipo di connettività, ad esempio wireless, bluetooth e la forma dell’ altoparlante.
Ci sono poi i diffusori con subwoofer, quelli adatti a sistemi 2.1 con subwoofer, i 5.1 per realizzare un home theatre, quelli amplificati o non-amplificati. Insomma un sacco di roba. Con la nostra guida cercheremo di chiarirvi le idee e stabilire, se mai ce ne fosse bisogno, i migliori diffusori acustici sul mercato. Ovviamente non potremmo paragonare una coppia di casse da 50 euro con altoparlanti da 500. Quindi cercheremo di stabilire il migliore in base al tipo di diffusore che dovete acquistare.
Prima cerchiamo di capirne di piú su alcuni parametri da conoscere quando si sta trattando di un altoparlante audio. Se non avete voglia di leggere tutto l’articolo di seguito abbiamo preparato la lista dei migliori diffusori acustici sul mercato, sono ordinati per fascia di prezzo.
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Potenza e impedenza di un diffusore acustico
Gli altoparlanti hanno una potenza nominale, espressa in WATT (W) che indica quanta potenza proveniente dall’amplificatore (se sono passivi) possono gestire prima di essere danneggiati. Quando si utilizzano più altoparlanti, la potenza in uscita dall’amplificatore verrà distribuita tra gli altoparlanti. Si consiglia di utilizzare altoparlanti con lo stesso valore di ohm in cabinet con più altoparlanti in modo che la potenza sia distribuita uniformemente su ciascun altoparlante.
Attenzione perchè sulle specifiche dei diffusori audio potreste trovare indicata la POTENZA MASSIMA o di Picco e la potenza RMS. Quest’ultima si riferisce alla quantità di potenza continua che l’altoparlante può gestire. Il valore di gestione della potenza di picco si riferisce al livello di potenza massimo che l’altoparlante è in grado di utilizzare in brevi raffiche. Ad esempio, un altoparlante con una potenza nominale di 30 W RMS ma una potenza massima di 60 W significa che l’altoparlante può funzionare comodamente con 30 watt di potenza continua, con raffiche occasionali fino a 60 W.
Molti produttori forniscono entrambi i valori per un determinato altoparlante. Entrambi i valori sono importanti. Potresti avere un amplificatore valutato a 50 W continui (o RMS), ma quando attenuato può emettere picchi di 150 watt, quindi ti consigliamo di assicurarti di acquistare uno o più altoparlanti in grado di gestire quei livelli di potenza.
La maggior parte degli amplificatori HiFi sono progettati per un’impedenza di carico degli altoparlanti di 4-16 ohm. Ciò significa che l’impedenza minima degli altoparlanti è 4Ω. Pertanto, se si dispone di un altoparlante con un’impedenza nominale di 4Ω, 6Ω, 8Ω o 16Ω, l’amplificatore sarà ottimale. Più bassa è l’impedenza, maggiore è la corrente che fluisce attraverso l’altoparlante e maggiore è la potenza disponibile. Tuttavia, non utilizzare altoparlanti (o altoparlanti) con un’impedenza inferiore a 4 ohm.
Risposta in frequenza e sensibilità
La risposta in frequenza di un altoparlante, misurata in Hertz (Hz), indica la gamma di toni che può produrre. Il primo numero ti dice quanto basso suona l’altoparlante; quanto sono profondi i suoi bassi. Il secondo numero indica il limite superiore della gamma tonale dell’altoparlante (frequenze alte). Più ampia è la risposta in frequenza, più pieno è il suono che un dato altoparlante può produrre.
Sensibilità
La valutazione della sensibilità di un altoparlante ti dice quanto sia efficace nel convertire la potenza in volume. Più alto è l’indice, più forte sarà il volume degli altoparlanti con una determinata quantità di potenza. La sensibilità viene spesso misurata pilotando un altoparlante con un watt di potenza e misurando il volume in decibel (dB) a un metro di distanza.
Se hai un amplificatore a bassa potenza, cerca altoparlanti con livelli di sensibilità elevati (90 dB e superiori) per ottenere il massimo dal tuo sistema.
Diffusori acustici attivi o passivi
la differenza è sostanziale.
- diffusori acustici attivi : sono degli altoparlanti pre-amplificati, hanno al loro interno una circuiteria di amplificazione. Possono quindi essere usati ad esempio come altoparlanti per Pc rientrano in questa categoria anche i diffusori wireless. Devono essere alimentati elettricamente, quindi possono prendere energia dalla presa elettrica oppure da una presa USB, a seconda del tipo di modello. Una coppa di diffusori che ci è piaciuta all’ ascolto SONO QUESTE QUI DELLA JBL, attive e preamplificate.
- diffusori acustici passivi : devono essere collegati ad un amplificatore per poter funzionare, non hanno bisogno di alimentazione. Le classiche casse di un sistema hi-fi per intenderci.
Dimensioni dei diffusori
Dipende dalla grandezza della stanza. Ad esempio, un ampio soggiorno aperto con un soffitto alto è un ottimo candidato per l’uso di diffusori da pavimento . Gli altoparlanti da pavimento offrono un suono grande e naturale con bassi solidi grazie alle loro ampie camere acustiche.
Se invece stai cercando degli altoparlanti per una stanza piú piccola, per il salotto, per l’ufficio o la camera da letto, un paio di diffusori acustici da scaffale potrebbero essere più adatti. Le casse da scaffale generalmente utilizzano lo stesso tweeter e driver mid-bass di un modello da pavimento della stessa serie. La differenza fondamentale è la flessibilità del posizionamento. Molti diffusori da scaffale possono essere posizionati su supporti, montati a parete o posizionati sopra un mobile.
Gli altoparlanti da scaffale non suonano così profondamente come gli altoparlanti più grandi. Se ti piacciono i bassi potenti con la tua musica, considera l’aggiunta di un subwoofer amplificato al tuo sistema per completare la fascia bassa. Il sub può essere collegato con cavo, ma anche in modalità wireless.
Diffusori senza fili
al giorno d’oggi molti diffusori vengono collegati ad uno smartphone, che rappresenta la loro fonte sonora. Grazie a servizi di audio streaming come Apple Music, Spotify e Youtube possiamo avere a disposizione migliaia di brani musicali. In questo caso gli altoparlanti si collegano tramite bluetooth oppure tecnologia wireless.
Non c’è bisogno di cavi o fili. I puristi del suono potrebbero storcere un po’ il naso, perchè un sistema hi-fi che si rispetti deve essere cablato, magari usando MONSTER CABLE con attacchi in platino e oro per una maggiore conduttività. C’è da dire che la nuova tecnologia wireless e bluetooth ha migliorato la qualità audio che viene trasmessa, ma un segnale che passa via filo è sempre migliore. Diciamo che questa sottile differenza nella qualità audio viene difficilmente percepita dall’ utente medio.
Un buon modello che abbiamo utilizzato E’ QUESTO QUI, COPPIA DI CASSE ATTIVE con cabinet in legno, supportano bluetooth.
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Se invece avete state cercando di creare un sistema 5.1 da collegare a computer, smartphone, bluray o televisione vi consigliamo questo kit qui dall’eccellente qualità audio che può essere usato anche per ascoltare musica.
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Diffusori per Multiroom
Se desideri avere la musica in tutte le zone della casa avrai bisogno di più di un altoparlante. Si chiama sistema audio multiroom, può essere controllato anche da smartphone che diventa la fonte audio grazie ai servizi di streaming.
Invece di destreggiarsi tra l’accoppiamento Bluetooth con ciascuno o trasportare fisicamente un altoparlante da una stanza all’altra, un sistema audio multi-room è la strada migliore da percorrere. Fortunatamente, l’audio multi-room è più comune e facile da usare che mai. Significa che un sistema può gestire più altoparlanti contemporaneamente, riproducendo da una o più sorgenti sonore a uno o più altoparlanti contemporaneamente.
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Diffusori portatili
Affinché un altoparlante sia portatile, deve essere abbastanza piccolo e leggero da poter essere trasportato facilmente, ed essere dotato di una batteria in modo che possa funzionare senza essere collegato. Naturalmente, “piccolo” e “leggero” sono relativi; ci sono altoparlanti minuscoli con moschettoni ti consentono di agganciarli allo zaino e portarli in escursione, mentre speaker molto più grandi e pesanti potrebbero essere pensati solo per essere portati da una stanza all’altra della tua casa.
Gli speaker Bluetooth sono generalmente portatili, ma non devono esserlo per forza. Se un altoparlante Bluetooth è troppo grande per essere trasportato facilmente o non ha una batteria, non sarà tale.
Poiché gli altoparlanti Wi-Fi si basano su una rete separata per abilitare la riproduzione audio multi-altoparlante e multi-room, raramente sono portatili. Dopo tutto, la portabilità non ha importanza se devi essere connesso all’hotspot di casa tua. Ci sono delle eccezioni, tuttavia, e gli altoparlanti Wi-Fi possono ancora essere portatili se dispongono di batterie e, idealmente, possono creare una rete Wi-Fi ad hoc con il telefono.
Bose SoundLink Revolve Diffusore Portatile, con Bluetooth, copertura a 360°, Nero
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Diffusori acustici per la tv
potreste aver bisogno di altoparlanti per ascoltare audio in streaming o anche per migliorare il suono della tv. In quest’ultimo caso potreste acquistare una soundbar da mettere sotto il televisore o comunque nelle vicinanze. LA SOUNDBAR DELLA SONY è un ottimo modello, di tipo economico. Si collega a qualsiasi televisore e migliora di parecchio le prestazioni sonore. Può essere usata anche con uno smartphone grazie alla connessione bluetooth. E’ disponibile anche la versione con subwoofer.
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Che tipo di amplificatore usare
questo paragrafo è da leggere solo se avete intenzione di acquistare diffusori passivi, ovvero non amplificati. Per un sistema economico, prendi in considerazione un amplificatore stereo , che combina l’amplificazione con il controllo della sorgente e un sintonizzatore radio FM o meglio ancora DAB. Per i sistemi di fascia alta
Come accennato in precedenza, la sensibilità dei tuoi altoparlanti è un fattore importante nella scelta dell’amplificazione. Altoparlanti altamente sensibili, che costano un po’ di piú, producono un volume eccellente con 40 o 50 watt di potenza. NOI CONSIGLIAMO LE KEF Q350, con bassi profondi, veramente ottime.
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Molti altoparlanti di fascia alta (e meno sensibili) hanno bisogno di molta potenza per suonare al meglio. Avrai bisogno di 100 o addirittura 200 watt di alta qualità per pilotare questi altoparlanti.
Come sistemare i diffusori nella stanza
quando ascolti un sistema audio, ciò che senti veramente è l’effetto che la tua stanza ha sul sistema audio. Pareti, finestre, tappeti e mobili colorano tutti i suoni che senti, ad esempio le basse frequenze sono particolarmente sensibili ai fattori ambientali. Avete mai provato a parlare in una stanza vuota, senza nessun mobile? Percepirete l’eco della vostra voce. Ecco perché il posizionamento è davvero importante, così come è importante la presenza di mobili.
Tra i più grandi nemici del tuo subwoofer ci sono le superfici parallele. Le onde dei bassi sono essenzialmente omnidirezionali, quindi tendono a rimbalzare in tutta la stanza. Quando si riflettono sulle pareti, spesso rimbalzano le une con le altre, creando uno dei due scenari: onde stazionarie o bassi nulli.
Come regola generale, posizionare il subwoofer in un angolo o vicino al muro produrrà più bassi, ma non necessariamente i migliori bassi. I subwoofer di alta qualità tendono a suonare al meglio quando vengono allontanati almeno 20 cm da qualsiasi parete.
I diffusori acustici, il sinistro e destro devono stare lontani tra loro di 1 metro. E’ bene posizionarli all’ altezza dell’ orecchio quando si ascolta la musica, quindi non troppo alti e non troppo bassi, a meno che non si tratti di diffusori da pavimento.